Sono qui per presentarvi un grande artista del Rinascimento italiano: Piero della Francesca. Nato intorno al 1415 a Borgo Sansepolcro, un piccolo centro nella regione della Toscana, Piero della Francesca è considerato uno dei più significativi pittori del suo tempo.
La città deve il suo nome alla leggenda che ne narra l’origine: la tradizione racconta infatti che Sansepolcro fu fondata da due pellegrini – Arcano ed Egidio – che di ritorno dalla Terrasanta costruirono un oratorio dedicato a San Leonardo per custodire alcune reliquie del santo Sepolcro. Il borgo si sarebbe sviluppato attorno all’oratorio e nel corso dei secoli conobbe alterne vicende di libertà e sottomissione: fu libero Comune, controllato dalle potenti famiglie locali, soggetto a Perugia, Città di Castello, alla Chiesa. Nel 1441 fu venduto a Firenze per 25mila fiorini d’oro, mentre nel 1515 divenne sede vescovile per volere del papa Medici Leone X.
La scoperta dell’antico Sansepolcro può iniziare dalla Porta Fiorentina, l’unica rimasta intatta delle antiche porte della cinta muraria, al di fuori della quale si trova un comodo parcheggio. Varcando questo ingresso, si trova a destra la chiesa di sant’Agostino, con il campanile ricavato in una torre medievale, continuando su via XX Settembre al n. 46 s’incontra Palazzo Alberti.
Imboccando via Matteotti si giunge al Duomo dedicato a san Giovanni Battista, in stile romanico-gotico più volte trasformato nel corso dei secoli: qui si trovava il celebre Battesimo di Cristo di Piero della Francesca che nel 1857 venne venduto per 50 zecchini d’oro e oggi si ammira alla National Gallery di Londra. Inoltre di particolare interesse è il Volto Santo, un crocifisso ligneo di età carolingia di provenienza orientale, sul modello di quello più noto di Lucca.
Entrando nel chiostro che si estende sul lato destro della chiesa è possibile raggiungere la cappella di san Leonardo o “Monacato”, che secondo la tradizione venne fondata da Arcano ed Egidio e dedicata al santo protettore dei pellegrini.
Venne distrutta nel XIII secolo e poi riedificata: considerata il piccolo Pantheon di Sansepolcro, qui riposano le spoglie di uomini illustri ed abati, tra cui forse Piero della Francesca
A sinistra del Duomo ha sede la Pinacoteca Civica, il cui ingresso si trova su via Aggiunti, il Museo ospita una pregevole raccolta di opere d’arte e in particolare alcuni capolavori di Piero della Francesca: tra di essi l’affresco della Resurrezione, il polittico smembrato della Madonna della Misericordia e Santi (destinato alla chiesa omonima, oggi Teatro alla Misericordia).
A poca distanza dal Museo si trova la Casa di Piero della Francesca, un palazzo da sempre appartenuto alla famiglia del maestro, che qui abitava e lavorava . Oggi la casa è un museo, visitabile, gestito dalla Fondazione Piero della Francesca onlus.
Piero era un uomo di grande talento e poliedrico: oltre ad essere un pittore, era anche un matematico e un teorico dell’arte. La sua formazione artistica avvenne probabilmente a Firenze, uno dei centri culturali più importanti dell’epoca.
La sua opera pittorica è caratterizzata da uno stile inconfondibile, caratterizzato da una combinazione di realismo, precisione geometrica e un uso magistrale della prospettiva. Le sue opere sono spesso contraddistinte da colori tenui e luminosi, e una notevole attenzione ai dettagli. Uno dei suoi temi preferiti era la rappresentazione di scene religiose, come ad esempio la “Madonna del Parto” (oggi si trova nel piccolo borgo Monterchi) e il “Polittico di Sant’Agostino”(oggi si trova a New York, Frick Collection).
Tuttavia, Piero della Francesca è particolarmente famoso per il suo capolavoro, “La Flagellazione di Cristo”, questo affresco è parte del ciclo di affreschi nella cappella di Palazzo Ducale ad Urbino ed è un esempio straordinario della sua padronanza della prospettiva e dell’uso del colore.
La sua influenza si estese oltre i confini italiani, influenzando molti artisti del suo tempo e successivi, compresi alcuni grandi maestri del Rinascimento come Leonardo da Vinci e Raffaello.
Nonostante il suo genio artistico, la vita di Piero della Francesca rimane avvolta dal mistero. Molti dettagli della sua biografia sono sconosciuti e alcune delle sue opere sono andate perdute nel corso dei secoli.
In conclusione, Piero della Francesca è stato un artista straordinario il cui impatto sull’arte rinascimentale è indiscutibile. La sua combinazione di abilità matematiche e artistiche ha reso le sue opere uniche e attraenti per i critici e gli appassionati d’arte di tutto il mondo. Il suo lascito continuerà a ispirare e incantare le generazioni future, e la sua influenza rimarrà incisa nell’eternità dell’arte.