La Storia
Fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta il Monopolio di Stato, che nel corso del Novecento si è occupato delle saline in tutto il territorio nazionale ha deciso di dismettere parte dei suoi beni. Fra questi c’erano anche le Saline di Cervia.
E qui la storia di Cervia assume una connotazione importante. La comunità cervese, infatti, si strinse attorno alle proprie saline, sentite da tutti come valore identitario. Per i cittadini di Cervia era fondamentale che la produzione del sale non cessasse del tutto, per evitare l’impaludamento del territorio.
In questo l’aver attribuito alla salina una valenza paesaggistica e la funzione di ecosistema da mantenere inalterato ha avuto giustizia.
![saline di cervia](https://www.palestrawebmarketing.it/images/saline-di-cervia-1.jpg)
Cosa sono le Saline di Cervia
Le Saline di Cervia sono le più a nord d’Italia e si estendono per 827 ettari, in un parco naturale, oggi porta sud del Parco del Delta del Po e sono da sempre riserva naturale di popolamento e di nidificazione per molte specie animali e vegetali.
La salina è grande un terzo dell’intera estensione del comune di Cervia ed è compostata da oltre 50 bacini, circondate da un canale di oltre 16 chilometri, che consente all’acqua del mare Adriatico di entrare ed uscire dalla salina.
Il Sale dolce di Cervia è unico al mondo. Le sue peculiarità organolettiche ne fanno un sale “dolce”, perché privo dei cloruri amari. Questo deriva sia dalle condizioni ambientali nelle quali si trova a maturare, sia per l’attività umana, che ha orientato negli anni la natura in modo da produrre un sale con queste caratteristiche. Un sale, quello di Cervia, marino integrale.
![saline di cervia](https://www.palestrawebmarketing.it/images/saline-di-cervia-2.jpg)
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