Rimini: città d’arte con oltre duemila anni di storia da scoprire fra spazi storici, contemporanei e all’aperto che si snodano intorno al tema della creatività, del sogno e della bellezza.
La città è nominata come “Migliore grande città del 2021” dalla rivista specializzata Atribune, è il luogo ideale per dedicarsi ad una passeggiata culturale.
Rimini, 4 cosa da vedere in quesa città d’arte
Per gli appassionati d’arte, le visite guidate nel cuore della città sono lo strumento migliore per scoprire appieno Rimini, epoca dopo epoca.
Passeggiate fra il bosco dei nomi o il giardino del Part, visitare le sale antiche di Dante o scoprire chi era il chirurgo più ricco di quel tempo nel Domus del Chirurgo sono una delle tante cose che si possono scoprire in questa città d’arte.
Bosco dei nomi
Il bosco dei nomi è un insieme di fiori di pietra illuminato da tre lanterne in ferro battuto e vetro dedicato allo scrittore russo Lev Tolstoj su cui sono incisi i nomi di grandi personaggi del cinema come Giulietta Masina e Federico Fellini.
Un’installazione artistica e luminosa al centro di un intervento sul verde con alberi e vegetazione bassa che va a complementare la riqualificazione di piazza Malatesta che diventa elemento di saldatura tra le parti della città connettendo la classicità con la contemporaneità.
Giardino del Part
Sul retro di due importanti palazzi medievali che ospitano il museo della collezione San Patrignano ecco comparire un rigoglioso giardino che sette sculture.
Il modello di collezione è il medesimo di tutto il resto del PART.
Le opere sono donate da artisti, collezionisti, benefattori e galleristi al museo che ha l’obbligo di tenerle per 5 anni.
Sale antiche di Dante
Da sempre Rimini ha avuto un ruolo importante nella storia d’amore e morte di Paolo e Francesca, narrata da Dante nel V Canto dell’Inferno.
Infatti, in questa città d’arte si possono ammirare le sue sale antiche.
Domus del chirurgo
L’area è estesa su 700 mq, comprende diverse costruzioni, di cui la più interessante è la cosiddetta Domus del Chirurgo. Si tratta dei resti di un’antica domus romana risalente al II secolo d.C.
Di notevole importanza è il gran numero di reperti e mosaici ritrovati all’interno: ben conservati, hanno permesso una fedele ricostruzione della casa e dell’identità del proprietario, oltre a far luce su un passato affascinante.
Il reperto forse più eccezionale è una collezione di ben 150 strumenti chirurgici che non hanno lasciato dubbi circa l’identità del padrone di casa: un medico.
“Rimini è come il Blues, dentro c’è tutto”
– dal film “Da Zero a Dieci” di Ligabue
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MANFREDINI SAMUELE