Il comune di San Vero Millis
San Vero Millis è un piccolo comune nella provincia di Oristano, situato a pochi chilometri dal mare sull’estremità nord-occidentale della vasta pianura del Campidano. San Vero Millis si caratterizza per le tante attrazioni naturalistiche, culturali, archeologiche, artigianali ed enogastronomiche; è un importante centro agricolo e vinicolo, famoso per l’artigianato dei canestri in giunco, per la coltivazione dei mandarini e per la produzione della vernaccia. Il comune di San Vero Millis è anche rinomato per le sue meravigliose spiagge e per la colonia felina di Su Pallosu.
Il territorio si distingue per la varietà di ambienti di cui gode: dalle campagne coltivate con i seminativi, gli oliveti e le vigne, circondate da siepi ricche di essenze naturali e piccoli animali, alle dune di sabbia finissima del deserto costiero di Is Arenas, dalle zone umide abitate da numerose specie di uccelli fino alle alte falesie calcaree di Capo Mannu.
Is Arenas: tra deserto e bosco
Il deserto di Is Arenas, esteso per ben 18 chilometri quadrati, è il complesso dunale tra i più grandi in Europa e si caratterizza per la presenza di dune di sabbia fine dai toni rosati e ambrati la cui altezza sfiora i 50 metri. Lungo il mare si estende una spiaggia lunga 5 chilometri, sulla quale le tartarughe caretta caretta erano solite deporre le loro uova. Alle spalle del deserto è sorta una fitta pineta, nata per mano dell’uomo per arrestare la sabbia che stava dirigendosi verso l’entroterra spinta dal forte Maestrale, che è adesso popolata da numerose specie animali tipiche della flora mediterranea.
Lo stagno di Sale ‘e Porcus
Sale ‘e Porcus è un’oasi protetta Lipu, il luogo ideale per gli appassionati di birdwatching. Con una superficie di 325 ettari è lo stagno temporaneo più esteso della regione. In estate e in autunno, a causa del clima arido e l’assenza di piogge, l’acqua evapora completamente, lasciando spazio ad un’immensa distesa di sale. Lo stagno è la sosta prediletta di numerose specie di uccelli. Particolarmente importante è la presenza dei fenicotteri: si contano, infatti, tra le 6.000 e le 12.000 presenze annue. Alcune di queste specie sono rare e particolarmente tutelate e ciò rende Sale ‘e Porcus uno dei punti di osservazione più importanti di tutto il Mar Mediterraneo. Nel 1982 è stato dichiarato “zona umida di importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici”, ed è ad oggi gestito dal comune di San Vero Millis con il supporto della Lipu col fine di preservarne e valorizzarne le risorse naturali.
Le spiagge di San Vero Millis
A pochi chilometri dal paese potrete scoprire alcuni dei gioielli della penisola del Sinis: spiagge idilliache con un mare cristallino ineguagliabile.
S’Arena Scoada
S’Arena Scoada è una spiaggia dall’aspetto oceanico-tropicale con la sabbia che si compone di tanti granelli di un certo spessore; si estende di fronte all’isola di Mal Di Ventre, situata a pochi chilometri da Capo Mannu.
Putzu idu
Putzu idu, riparata dal Maestrale, presenta una sabbia di quarzo finissima e soffice e si estende per quasi 2 chilometri, fino ad un’altra piccola spiaggia chiamata Mandriola. Il mare di Putzu Idu, grazie al fondale basso, si colora delle più chiare e cristalline tonalità dell’azzurro.
Sa Mesa Longa e Su Pallosu
Altrettanto rinomate sono Sa Mesa Longa, un’autentica piscina incastonata tra le falesie di Capo Mannu, e Su Pallosu, quest’ultima conosciuta come l’oasi felina della Sardegna, una tappa da non perdere se si amano i gatti, clicca per leggere l’articolo!
La vernaccia e l’artigianato di San Vero Millis
Vernaccia e artigianato sono due punti cardine della tradizione di San Vero e di Oristano. L’artigianato in realtà è parte della tradizione di tutta la regione, un lavoro manuale che spettava alle donne, le quali abilmente realizzavano splendidi manufatti che venivano poi utilizzati nella quotidianità. Il territorio di San Vero Millis è ricco di specie botaniche, tra cui il giunco, materiale prediletto dalle artigiane per la realizzazione dei loro cestini, panieri e delle corbule, un tipo di cesto privo di manici tipicamente sardo. Le creazioni artigiane erano così apprezzate per materiali ed eleganza che l’arte della cestineria sanverese era rinomata in tutta l’isola. Questa tradizione vive ancora oggi in alcune famiglie del paese che hanno voluto preservare questa raffinata arte e tramandarla alle generazioni successive.
La Vernaccia, primo vino sardo a cui è stata attribuita la DOC, è il simbolo e l’orgoglio dell’enologia sarda. Questa particolare tipologia di vino, il cui nome deriva dal latino uva vernacula, ossia uva del luogo, si diffuse nell’area pianeggiante retrostante la penisola del Sinis; si parla del triangolo della vernaccia, una zona compresa tra San Vero MIllis, Zeddiani e Baratili San Pietro. Essa si ottiene dalla vitis austera e per raggiungere un risultato ottimale deve invecchiare almeno tre o quattro anni in botti scolme di rovere o castagno. La Vernaccia di Oristano DOC, dal punto di vista analitico ed organolettico, si presenta di colore giallo dorato ambrato, dal profumo delicato, alcolico con sfumature di fior di mandorlo, con un sapore fine, sottile, caldo, con leggero e gradevole retrogusto di mandorle amare.