Smartphone: dove è arrivato il cinema?
Ora, in questo preciso momento, qualche content creator sta filmando la propria vita, così che noi la potremo guardare su qualche social.
Fellini, un content creator romagnolo.
Se Fellini avesse avuto un IPhone 12 pro (come i veri content creator), con 3 telecamere, un bit-rate degno di una Sony FX6, la stabilizzazione integrata di una steadycam, la portabilità di un taccuino ed il microfono di uno studio di registrazione, pensate che avrebbe comunque girato “La Dolce Vita”? Forse si, ma vi immaginate Mastroianni con le orecchie da cagnolino dei filtri di Instagram?
Fellini aveva l’amore per la cinepresa. Era il suo strumento per evadere dalla realtà. Per noi la fotocamera dello smartphone (molto più potente delle cineprese felliniane) è già la realtà. Per fortuna alcuni non si sono “adagiati sugli allori” e hanno sfruttato questi strumenti per continuare a raccontare storie. Uno di questi è senza dubbio Emalloru, un “content creator” esploso da poco su YouTube. Sardo di origine, Emalloru esplode sui social con qualche anno di ritardo sulla generazione che lo succede, ma cosa lo ha reso celebre sulla piattaforma di condivisione video più famosa del mondo? Senza ombra di dubbio la sua telecamera: lo Smartphone.
Emalloru, videomaker “firmato Apple”
Nasce in Sardegna, cresce in Sicilia, diventa regista, collabora con diverse emittenti televisive, un’estro creativo improntato sul dinamismo e su una comunicazione molto efficace. Si trasferisce a Milano e scopre le possibilità di YouTube come canale “libero” di creazione e condivisione di contenuti video. La cosa per lui più importante è la libertà di espressione e la “poca attenzione alla qualità e alla forma. “Se il contenuto è coinvolgente non hai bisogno di chissà quale investimento o professionalità”. Inizia a registrare video con il suo IPhone. La qualità è abbastanza alta per soddisfare il pubblico, ed ecco che le sue capacità di storyteller vengono a galla. Una bella storia, un contenuto degno di essere visto, poi rivisto, poi condiviso e rivisto ancora. “Content is the king”, si: ma il montaggio? Ed ecco la rivoluzione.
Un’ APP per tutto (o quasi)
Il grande problema dei video è il montaggio. Servono risorse immense di potenza che tradotto significa: migliaia di euro in computer e software. L’alternativa è una App (anche più di una). La qualità degli smartphone è ormai più alta dei PC e quindi basta rivolgersi ad applicazioni dedicate, pagare qualche decina di euro ed il gioco è fatto. La mia? InShot. Natura: “freemium”. La puoi scaricare gratuitamente (sia per Apple che per Android) e sbloccare le opzioni premium con 9,99€ all’anno. Ottima per un montaggio basilare, con qualche effetto interessante, ma comunque nulla a che vedere con i grandi software di editing (per computer).
Perché ne vale la pena allora? Senza dubbio per la semplicità di utilizzo e perché la qualità è massimizzata per i social. Instagram mangia milioni di contenuti all’ora nel mondo, noi dobbiamo essere veloci a rimpiazzarli in maniera efficiente ed economica: InShot è perfetta per fare questo.